Sabato 19 Novembre si è tenuto ad Arezzo il mini raduno riservato agli arbitri dell’organico di Prima
Categoria delle sezioni di Arezzo, Firenze, Grosseto, Siena e Valdarno. La nostra sezione, capitanata
dagli illustri veterani Antonino Longobardi e Luigi Pio Diaco, si è vista rappresentata da Gabriele Storri,
Riccardo Paolini, William Mainò, Marco Pais, Davide Saia, e le new entry Sara Schinco e Gianluca Daveri.
La giornata si è subito aperta con i test atletici – questa volta SDS 20-20-20 – e i quiz regolamentari, entrambi superati da tutti i presenti, per poi proseguire in aula con il Presidente CRA Tiziano Reni, il Vice Lorenzo Ciardelli ed i componenti Riccardo Bianchi, Lorenzo Gori e Milco Petrioli.
Oggetto dei lavori è stato il “come perdere una partita senza accorgersene”, ovvero l’analisi di quelle sottili negligenze che accumulandosi portano una gara a sfuggire di mano. In particolare, abbiamo visto come l’incoerenza decisionale e quindi un non equo metro di giudizio porti a quel nervosismo che poi sfocia spesso nell’ espulsione di uno o più giocatori che, con una gestione più equilibrata e credibile, sarebbe stato sicuramente possibile tenere in campo. E’ questa una verità che nella mia esperienza arbitrale ho più volte riscontrato, dal momento che ricordo bene come gli errori commessi mi sono stati sempre perdonati quando nati della mia sincera convinzione, cioè quando fossero il frutto di una
mia valutazione; viceversa, quando traspariva il mio cedimento alle pressioni altrui, non ricordo di aver portato a termine alcuna gara serenamente: prova che la coerenza e l’integrità sono prima di tutto attitudini interiori, che rifulgono anche nell’errore; e oltre ciò l’arbitro integro decide anche bene, perché davanti allo stesso episodio a parti invertite applicherà lo stesso metro di giudizio: concetti, questi, che qualcuno ha spiegato mirabilmente in quelle semplici parole che ho letto tante volte nei nostri locali: “onestà e coraggio, il resto son cazzate”. Tiziano pure non ha mancato di rimarcare che essere arbitri vuol dire essere uomini, e che uomo è un uomo senza coraggio? Di qui il suo impegno a formare l’Uomo prima dell’Arbitro, attenzionando più la persona che i voti delle visionature.
La giornata si è svolta piacevolmente, il dibattito è stato partecipato: il tutto nella cornice come sempre
accogliente della nostra sezione. Il Presidente Reni ha poi ribadito di farsi trovare preparati in vista del
prossimo raduno, per una migliore prestazione sotto i profili atletico e regolamentare augurando a tutti un buon prosieguo di stagione.
A.E. Luigi Pio Diaco

Di Ennio